Questi versi aggiungono un ulteriore tassello al mosaico che da lungo tempo l’autore con insistenza va componendo. Vi si ritrovano estatiche accensioni, incantamenti ma anche vorticoso inabissarsi in un originale mescolamento in cui elementi autobiografici vengono trasfusi in un sentire che anela a farsi epico, corale, permeato di compresenze. Ogni cesura tra presenza e assenza, tra orizzonti e specie differenti, è oltrepassata, colmata da un poetare dedito a cogliere le trame del fuggevole, a penetrare il qui ed ora.